GIORNO 33 – AI NANI PIACCIONO I BOSCHI
Siamo partiti di buon mattino. Una giornata fredda e nebbiosa. Il vento
ululava dal mare, freddo e spietato. A metà strada ha nuovamente iniziato a
nevicare, maledetta neve. Ancora una volta non ho potuto usare la mia amata
Perla, la mia pistola da combattimento, dono di mio padre. Arrivati nei pressi
di un piccolo fiume lo abbiamo costeggiato per un lungo tratto fino ad arrivare
ad un ponte. Lì ci siamo fermati. Trokk, il nuovo membro della banda, ci ha
comunicato che oltre il ponte si trova il territorio delle Cose (così vengono
chiamate da queste parti quegli animali un po’ troppo cresciuti). Abbiamo
deciso la tattica: due gruppi, io, Trokk Asciapesante, Tungdil Spezzacorvi e
Krag Corvotempesta da una parte, Belegar Martellodipietra, Brokk Frontetruce e
Grimmir Manopesante dall’altra. Passato il ponte ci saremmo divisi. Non lontani
più di dieci unità imperiali tra i due gruppi. Non abbiamo avuto modo di finire
di prepararci che abbiamo sentito degli ululati dalla foresta. Improvvisamente
al di là dle ponte abbiamo visto degli umani avanzare sull’altra sponda del
fiume. Incontro a loro, sempre al di là del fiume, stava avanzando un branco di
posseduti. Abbiamo fatto appena in tempo ad arrivare all’inizio del ponte che
gli umani se la stavano dando a gambe e i posseduti ci hanno attaccato. Abbiamo
retto. Tutti si sono comportati bene. Poi prima che i posseduti se la dessero a
gambe, alle loro spalle, abbiamo visto una di quelle Cose. Ce ne siamo andati.
Devo ammetterlo, perché come diceva mio nonno Belegar Pugnodiferro – un nano
dice sempre la verità, sempre – non saremmo stati in grado di affrontare quella
bestia. Ecco perché, liberatici dei Posseduti, ce ne siamo andati. Sulla via
del ritorno siamo anche riusciti ad ammazzare un cervo…e questa sera ce lo
siamo cucinato come si deve. Trokk, il nuovo venuto, si è rivelato un cuoco
ottimale. Il morale è alto e lascia ben sperare per il futuro. Domani vedremo. Concludo
queste pagine con una frase che Krag ripete sempre – Un nano con la pancia vuota
è un nano triste. –

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