martedì 7 agosto 2012

MERCENARI DI KISLEV: la stagione degli amori


CAPITOLO 1 - LA STAGIONE DEGLI AMORI
La locanda era immersa nella semi-oscurità data dalle piccole e stanche candele appoggiate a ogni angolo.
Il frastuono dei commensali, il puzzo di cibo, birra e vomito stantio riempivano l'aria ma Gerard non ci faceva troppo caso: era ubriaco perso e aveva contribuito a incrementare la presenza di tutti e quattro questi elementi.
Al tavolo vicino al suo, una donna alta e dalla corporatura possente con lunghi capelli rossastri giochicchiava con del maiale salato, persa nei suoi pensieri; erano minuti interi che Gerard pensava di avvicinarla, e alla fine la sua bellezza e l'alcol ebbero la meglio sulla dignità e la paura: "Buona sera, cara... non sembri del posto, da dove vieni?".
La donna gli rivolse uno sguardo dolce e sensuale assieme, sorridendogli maliziosamente e rispondendogli: "Vengo dalle fredde terre di Kislev, mio buon signore... e il mio nome è Nina. Vi stavo guardando da alcuni minuti, lo sapete?".
Gerard, ormai sedutosi davanti alla donna, la guardò stupito: "V-voi...guardavate me?!E per quale motivo?".
"Beh, speravo che un possente guerriero come voi avrebbe potuto proteggere una fanciulla spaesata al suo primo viaggio nell'Impero...che dite?" rispose la donna sfiorandogli una mano con la sua, molto più fredda e ruvida.
"Ah...Emh, certo, certo!Se volete, ho una stanza proprio in questa locanda, abbastanza grande da permettere a due persone di...dormirci comodamente!" si affrettò a rispondere Gerard, paonazzo in volto (questa volta non solo per il vino ingurgitato).
La donna di Kislev si alzò in piedi dolcemente, rivolgendogli un grande sorriso: "Stavo proprio iniziando a sentire la stanchezza!Andiamo!".
Gerard, con movimenti impacciati, si precipitò a seguirla per le scale del piano superiore.

"Bene, ecco... quello è il letto, se volete preparavi per la notte ditemelo, che esco immediatamente" disse Gerard sempre più agitato.
"Oh, non ne ho bisogno... ho qui tutto quello che mi serve!" rispose Nina con uno strano bagliore negli occhi, estraendo poi un piccolo pugnale dall'interno dei lunghi pantaloni di pelle.
Spaesato, Gerard si fece indietro di qualche passo, balbettando in modo confusionario ma interrompendosi non appena la lama di un secondo pugnale gli si avvicinò al collo: "Buonasera, Gerard. Vedo che hai conosciuto la mia amica Nina... non credo tu conosca me, quindi permettimi di presentarmi.Mi chiamo Ivan Coldeye e sono un Druzhina della Terra del Grande Orso... o almeno lo ero: ora sono rinnegato e mercenario, nel tempo libero!".
"Vedi, qualcuno di molto, molto ricco mi ha offerto molti, molti soldi per portargli un pezzo di te. Nel caso te lo stessi chiedendo si, è il padre di quella bimba che hai incontrato sette lune fa in un vicolo." continuò Ivan gettando di peso Gerard all'interno della camera e guardandolo dall'alto in basso.
"Ora, io non ho molta voglia di sporcare la mia spada con il sangue di un essere vile come te, ma in compenso la nostra Nina ha un metodo tutto suo per trattare con chi ama... giocare con bambine troppo piccole e indifese!
Quando hai finito mi trovi fuori, Nina." aggiunse Ivan uscendo dalla stanza.

Qualche minuto dopo, Nina uscì dalla stanza, ripulendo il proprio pugnale sui pantaloni di pelle: "Te lo sei fatto durare il giusto, vero? Hai preso una prova da portare al padre della bambina?" la schernì Ivan con un sorrisetto.
"Oh, ci puoi giurare. Ma se non vogliamo che gli avventori della locanda vadano nel panico te lo darò fuori" rispose Nina con espressione estremamente seria, rinfoderando il pugnale e dirigendosi verso il piano inferiore della locanda.
"Eeeh, mio povero Gerard. Mai sedurre una Cosacca senza portarle l'orecchio di un seguace del Caos!".

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