GIORNO 37 – UNA DISFATTA
Non lo ammetterò mai dinnanzi a nessuno, ma la
giornata di oggi è stata una disfatta. C’è da dire che è iniziata sotto i
migliori auspici: un bel sole, finalmente, a riscaldare le ossa dei miei
guerrieri. Abbiamo mangiato un frugale pranzo, quasi senza fermarci; a nessuno
di noi piace questa foresta. Passate due ore dal pranzo Barak Manotempesta,
Tarak Manotempesta e Karak Manotempesta, i nostri esploratori sono rientrati
correndo segnalando poco avanti a noi, un villaggio abbandonato, e soprattutto,
la presenza di una banda di uominibestia in perlustrazione, sparsi per tutto il
villaggio e anche nei boschi intorno. Dieci elementi. Proprio come noi. Ci
siamo organizzati al meglio. Tungdil Spezzacorvi e Grimmr Manopesante si sono
posizionati su due alture diverse a presidiare due lati del villaggio. Io,
Trokk Asciapesante e Barak Manotempesta siamo entrati nel villaggio per
dirigerci verso il lato destro, mentre Belegar Martellodipietra, Brokk
Frontetruce,Tarak Manotempesta e Karak Manotempesta avevano il compito di
dirigersi verso il lato sinistro. Siamo stati maldestri e questa è solo
responsabilità nostra. Al momento di divedersi, siamo stati scoperti, e quei
maledetti Uominibestia, con la rapidità che li contraddistingue si sono
radunati in un attimo e come loro solito hanno caricato frontalmente a testa
bassa. Non abbiamo retto all’impatto. Ci siamo sfaldati. Abbiamo ceduto.
Abbiamo dovuto ritirarci, non c’era altro da fare.
Trokk Asciapesante ha una ferita molto profonda
sul petto. Abbiamo concordato insieme che si riposerà nei prossimi giorni,
senza combattere. Brokk Frontetruce ha riportato ferite multiple e molto serie.
Spaventose. Ma quella sua testaccia dura lo ha tenuto in vita. Tarak
Manotempesta, per cercare di sollevare un poco il morale, ha iniziato a dire
che Brokk è come una montagna, per tirarla giù servirebbe Grimmir in persona.
Da quel momento tutti hanno iniziato a chiamarlo “la montagna”.
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