GIORNO 32 – UN NUOVO INCONTRO, UNA NUOVA PROMESSA
Sono trascorsi quattro giorni da quando abbiamo restituito Torgrim Portarancore alla terra. Siamo tutti un poco tristi. L’altra notte, accampati nei pressi della tomba abbiamo dato l’ultimo addio al nostro compagno con fiumi di birra. Ma come diceva sempre mio nonno Belegar Pugnodiferro – un nano non si ferma mai, un nano và sempre avanti – Ecco perché ci siamo messi in marcia, verso est. Abbiamo ritenuto saggio seguire la costa. Addentrarci nella foresta non ci è parso all’inizio. Arrivati ormai al calare del giorno abbiamo visto uscire dalla foresta, pieno di cicatrici un nano. Uno sventratore. Reggeva in una mano un’ascia dalle fattezze naniche e nell’altra un grosso martello. Entrambe le armi poggiavano sulle spalle. Gli siamo andato incontro salutandolo con il saluto di noi nani. È stato così che abbiamo incontrato Trokk Asciapesante. Ci siamo accampati con lui per la notte e ci ha raccontato la sua storia, fino al momento del nostro incontro. Nella foresta, ai cui margini ci siamo accampati è la foresta di Laurelorn, lui era a caccia della famigerata malabestia. Le popolazioni che vivono ai margini del bosco, la chiamano “la cosa del bosco”. Trokk Asciapesante dice di averne trovato la tana. Decidiamo all’unanimità di dargli una mano. Domani entreremo con lui nella foresta. Ovviamente è prevista una bella ricompensa per la testa di quella bestiaccia.
Sono trascorsi quattro giorni da quando abbiamo restituito Torgrim Portarancore alla terra. Siamo tutti un poco tristi. L’altra notte, accampati nei pressi della tomba abbiamo dato l’ultimo addio al nostro compagno con fiumi di birra. Ma come diceva sempre mio nonno Belegar Pugnodiferro – un nano non si ferma mai, un nano và sempre avanti – Ecco perché ci siamo messi in marcia, verso est. Abbiamo ritenuto saggio seguire la costa. Addentrarci nella foresta non ci è parso all’inizio. Arrivati ormai al calare del giorno abbiamo visto uscire dalla foresta, pieno di cicatrici un nano. Uno sventratore. Reggeva in una mano un’ascia dalle fattezze naniche e nell’altra un grosso martello. Entrambe le armi poggiavano sulle spalle. Gli siamo andato incontro salutandolo con il saluto di noi nani. È stato così che abbiamo incontrato Trokk Asciapesante. Ci siamo accampati con lui per la notte e ci ha raccontato la sua storia, fino al momento del nostro incontro. Nella foresta, ai cui margini ci siamo accampati è la foresta di Laurelorn, lui era a caccia della famigerata malabestia. Le popolazioni che vivono ai margini del bosco, la chiamano “la cosa del bosco”. Trokk Asciapesante dice di averne trovato la tana. Decidiamo all’unanimità di dargli una mano. Domani entreremo con lui nella foresta. Ovviamente è prevista una bella ricompensa per la testa di quella bestiaccia.
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