martedì 25 ottobre 2011

MORDHEIM - La campagna: turno iniziale

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Gruppo Gioco peveragno
LA CAMPAGNA V0.1
I   L       D   I   A   R   I   O

By GGP – GRUPPO gioco peveragno
Based on the rule of www.Mordheimer.com
(By Edwin “The Mordheimer” Molina; Edited by Robert “Vampire Rodent” Layne)




Nell’anno ultimo del secondo millennio, cinquecento anni prima del regno
del vieppiu’ benevolo Imperatore Karl-Franz, venne un tempo come non se ne
 videro pari. Proprio come avvenne prima della nascita del divino Sigmar,
 di nuovo le celesti ali di fuoco furono araldo dell’avvento di grandi avvenimenti:
 l’avvento di Peste, l’avvento di Guerra, l’avvento di Morte e Carestia.
 Sebbene il suo nome sconsacrato sia stato cancellato dagli annali
 della Grande Biblioteca di Altdorf, e le sue rovine siano state rase al suolo
 da Magnus il Salvatore dell’Impero, vorrei narrarvi la storia della
 citta’ maledetta, sprofondata dall’ira degli Dei.
 Vorrei narrarvi la storia di … Mordheim







Turno iniziale



EVENTI
Le bande sono arrivate a mordheim, tutte per la stessa motivazione; l’unica e la sola che può portare qualcuno nella città maledetta. La malapietra.
Ogni banda ha trovato, dopo aver perlustrato con cura le mura, una breccia. Ogni banda ha fatto così il suo ingresso a mordheim.

La banda di elfi alti si è mossa con circospezione, non facendo rumore, come loro consuetudine. Entrati nelle mura di mordheim immediatamente hanno percepito l’aura magligna che aleggia. Hanno percepito il male che ne governa i quartieri. Si sono mossi di strada in strada superando macerie, vicoli, case diroccate, sempre in silenzio, comunicando con gesti e sguardi. Entrati nel quartiere da loro scelto, lo hanno perlustrato, e non hanno incontrato resistenza. Chissà come deciderà di muoversi ora, Ishtar, il maestro dell’ombra, comandante della banda dei guardiani dell’ombra?

La banda del carnevale del caos, superata la breccia nelle mura si è diretta verso il quartiere che aveva deciso di esplorare, accompagnata come suo solito dalla musica del flauto e degli altri strumenti musicali, il tutto condito da sghignazzi e giochetti. La banda, comandata dal capocirco, il cui nome nessuno conosce (anche perché il ciccio tarchins non gli ha ancora dato un nome), la cui nomea è arrivata in alto nella gerarchia del caos, ha scoperto con un poco di sorpresa che dinnanzi a sé, nell’edificio in rovina che gli si parava d’innanzi, una banda di nani era asserragliata e decisa a sbarrargli la strada. Lo scontro è stato violento e terribile, ma i nani sono stati spazzati via con violenza inaudita. Il quartiere è stato conquistato ed ora la musica della morte risuona nei suoi vicoli.

La banda dei posseduti anche lei trovata la breccia nelle mura si è diretta verso uno dei quartieri / accampamenti. Con sua somma sorpresa ha trovato al suo ingresso una banda di elfi alti, che avvistatoli a distanza, decisamente non ne gradiva la presenza nello stesso quartiere con loro. Gli elfi si sono immediatamente asserragliati dietro le barriere dell’accampamento e hanno iniziato a scagliare frecce a più non posso. Ishir, il magister, comandante della banda, conosciuto come il guercio, ha scagliato tutta la furia dei suoi contro le barricate che dopo poco hanno ceduto. Senza le barriere gli elfi hanno dovuto fronteggiare una furia inaudita, una violenza senza pari, e nonostante le loro abilità hano dovuto capitolare, fuggire dall’accampamento, conquistato così da ishir e la sua banda.

La banda di orchi attraversò le mura. Se qualcuno fosse stato lì, in quel momento, sicuramente sarebbe morto trucidato dalla violenza degli orchi. ma se qualcuno si fosse trovato lì, in quel momento, e avesse avuto la fortuna di nascondersi per tempo, avrebbe assistito a questa scena (riporto mail GDR di jimmy):

"Avanti, piccolo maiale!" urla Gul'darh prendendo uno spaventato goblin per il cappuccio e gettandolo a terra molti passi avanti a se.
"Le indicazioni di quel pellebianca erano giuste, evidentemente... abbiamo trovato la breccia nelle mura della Città dei Dannati.
Vi giuro che se entro la notte non raggiungeremo questa.. questo... maledetta lingua incomprensibile degli umani... questo quartiere abbandonato, staccherò un dito a ognuno di voi e ne farò una collana! Muovetevi!!!"
Guardandolo in cagnesco, ma cercando di non farsi vedere, i suoi Ragazzi affrettano il passo: l'invidia verso il loro neo-Boss, Gul'darh il Feroce, è grande... ma di certo non grande quanto la voglia di ricchezze, cibo e una bella rissa!

Non trovarono nessuno a sbarrare loro la strada. La conquista del quartiere fù tanto veloce quanto deludente (ancora dalla mail GDR di Jimmy)

Con un tonfo, l'orco cadde a terra tenendosi una mano sul naso; l'altro, attorniato dai goblin urlanti e sghignazzanti, si fece avanti mostrandogli i pugni.
Poco lontano, seduto su una pila di rifiuti, Gul'darh osservava la scena con le braccia incrociate, più divertito che preoccupato; a passi pesanti, Crommush si avvicinò a lui appoggiando a terra la sua gigantesa mazza: "I Ragazzi sono stanchi, Capo. Stanchi di aspettare... da troppi giorni non mettiamo le mani addosso a qualcuno o a qualcosa. Dovremmo muoverci...".
Con uno scatto, Gul'darh afferrò la mascella del proprio luogotenente con forza, avvicinandolo al proprio volto: "Chi è il Capo qui, Crommush?"
"T-tu, Gul'darh" rispose l'altro sorpreso. "Dovresti ricordarlo più spesso... forse se ti lasciassi una cicatrice più profonda dell'ultima potrei aiutarti!".
Con forza, il Capo della banda spinse a terra l'altro orco, alzandosi dal proprio trono di rifiuti: "Le decisioni le prendo io. Sempre. Ma il tuo... consiglio è stranamente intelligente. Calma i Ragazzi e di a quei piccoli sgorbi di prepararsi, sarà un viaggio lungo."
"Umpf. E dove siamo diretti... Capo?" chiese Crommush rimettendosi pesantemente in piedi; "Andiamo…”

 Chissà dove sono diretti Gul’darh il feroce e la sua banda.

LA banda di elfi scuri entrò nella città maledetta attraverso la breccia a cui erano stati condotti. E per ripagare il contadino che li aveva aiutati, gli concessero una morte rapida e poco violenta. Entrati, hanno perlustrato il territorio intorno a loro con abilità e maestria propri della loro razza. La banda di Drizzt BloodBorn ha così individuato un percorso scombro verso un quartiere indicato dalla mappa. La velocità con cui lo hanno raggiunto non ha pari. Nessuno ad accoglierli. O forse, saggiamente, se n’è andato prima del loro arrivo. Uno sguardo glaciale di Drizzt bloodborn e la sua banda ha iniziato a perlustrare il quartiere, Mentre il suo capo seduto su delle macerie, pensava a cosa fare ora.



STATISTICHE VARIE

 

 





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